martedì 17 maggio 2016

LA TUA CUCCIOLA È IN CALORE? ECCO COME COMPORTARSI!

Ispirato dagli avvenimenti che in questi giorni stanno destando in me e in mia moglie un po’ di apprensioni, ho iniziato a scrivere questo post con l'intenzione di aiutare chiunque possa trovarsi nella stessa situazione, e probabilmente, anche per ritrovare il mio lato razionale che di solito è in me sempre prevalente. La nostra “piccola” e dolcissima Camilla, cucciola di San Bernardo di 10 mesi, ha avuto il suo primo calore. Seppur consapevoli di come comportarsi e delle conseguenze che esso porta nella quotidianità, ha preso il sopravvento il lato emotivo: la nostra cucciola è diventata grande! 
Il primo calore della propria cucciola è per tutti sempre particolare, ad esempio io, in questi giorni, ho come l’impressione che la mia Camilla, oramai grande, da un momento all’altro prepari la valigia e parta per il college.
Ironia a parte, iniziamo ad analizzare un po’ gli aspetti che caratterizzano questi particolari momenti. Ogni cagnolina prima o poi raggiungerà la maturità sessuale, normalmente il processo avviene intorno ai 6 – 10 mesi di età, ma può variare tanto a seconda della taglia, infatti, per le taglie piccole,il primo calore può presentarsi fin dal 4° mese o addirittura per le grandi, può arrivare anche ai 2 anni e talvolta può passare inosservato (calore silente). Di solito una cagna ha 2 calori all'anno ma anche questo non è un dato certo, poiché, alcune ne hanno 1 solo all'anno. Potrebbe capitare, inoltre,che non ci si accorga del calore, poiché, la cagna si pulisce molto velocemente e non lascia tracce che possono ricondurci a tale momento.



IL CICLO RIPRODUTTIVO (CICLO ESTRALE) È SUDDIVISO IN QUATTRO PARTI

1. PROESTRO
Dura mediamente 9 giorni ed è la fase che precede l’ovulazione ove la vulva comincia ad ingrossarsi, iniziano le perdite di sangue, che possono essere più o meno evidenti e la cagna avrà il bisogno di urinare molto spesso. Potrebbe provocare cambiamenti repentini di stati d’animo quali nervosismo, paura, timidezza ecc.. In questa fase la cagna attira i maschi attraverso l’alta produzione di estrogeni, ma non accetta l’accoppiamento;

2. ESTRO
Dura mediamente 9 giorni ed è la fase in cui avviene l’ovulazione. La cagna accetta il maschio, le secrezioni vaginali sono meno evidenti diventano sierose e trasparenti e diminuiscono fino a scomparire. Per chi avesse l’intenzione di far procreare la propria quadrupede MAI FARLA ACCOPPIARE AL PRIMO CALORE;


3. DIESTRO
Dura mediamente 90 giorni ed è la fase in cui termina la disponibilità all'accoppiamento e la cagna se in dolce attesa porta avanti la gravidanza, il livello di progesterone rimane alto sia che essa sia incinta o meno. Infatti può capitare che coloro che non si siano accoppiate vadano incontro alla cosiddetta falsa gravidanza la quale avviene alla fine dell’estro;


4. ANESTRO
È il periodo di transizione da un calore all'altro ove non c’è attività ormonale e la femmina non attira il maschio.


CONSIGLI

1. Come al solito i luoghi comuni ci portano a sbagliare, per evitare l’accoppiamento bisogna stare attenti al periodo in cui si diradano o terminano le perdite vaginali poiché è il momento in cui la femmina accetta il maschio e NON all'inizio del calore quando le perdite sono più evidenti. Molti padroni di cani di ambedue i sessi li separano nel periodo iniziale e poi, credendo che la femmina abbia terminato il calore, ritornano alla normalità facendoli convivere proprio nel periodo giusto per la monta, risultato? tanti meravigliosi piccoli che scodinzolano in giro per casa. 

2. Se la cagna dovesse mostrare delle difficoltà cercare di essere pazienti e rassicurarla, soprattutto per il primo calore, poiché, non ha la minima idea di cosa le stesse accadendo. Non forzatela ad eseguire i vostri comandi se non li esegue prontamente ma, piuttosto, provate a chiederle le cose con il gioco e/o con dolcezza e sicuramente sarà più propensa ad ascoltarvi.

3. In commercio esistono mutandine con assorbenti intercambiabili o pannolini, appositi per cani, questi favoriscono l'igiene in casa ma bisogna cambiarli spesso per evitare infezioni, poiché, i batteri ci andrebbero a nozze. Non dimenticare di toglierli quando si va in passeggiata per evitare spiacevoli inconvenienti.


4. Fare attenzione agli altri cani perché è come se passeggiaste all'interno di una ferramenta con una calamita gigante, non so se rendo l’idea.

5. Ricordatevi che la piccola “Fufy” non ha nessuna patologia ma sta semplicemente attraversando una fase del tutto naturale quindi (lo dico a me per primo) non statele addosso come se fosse malata (anche perché sarà già stressata per conto suo) ma comportatevi con la naturalezza di sempre.

sabato 7 maggio 2016

FILARIA: COME PROTEGGERE IL TUO AMICO A 4 ZAMPE

NOTIZIE UTILI
La filariosi o filaria del cane e del gatto è una malattia veicolata dalle zanzare in particolare essi possono contrarre la forma cardiopolmonare oppure la forma cutanea a seconda del parassita veicolato (la prima è causata da “Dirofilaria immitis”, l’ultima da “Dirofilaria repens”, entrambi vermi della specie nematodi).
·   La filariosi cardiopolmonare è la forma più grave. Le larve penetrano nel sistema circolatorio e diventando adulte (possono raggiungere 15 cm di lunghezza) si insidiano vicino al cuore e ai polmoni con tutte le problematiche che ne conseguono (disturbi cardiaci e respiratori). Oltre alle dimensioni importanti l’ulteriore problema che si presenta è la massiccia diffusione del parassita, infatti, i suoi effetti sul corpo parassitato dipendono dal numero di vermi adulti presenti nel cuore e nei grandi vasi cardiaci (possono formarsi fino a 250 vermi). Per questo è estremamente importante che la malattia venga diagnosticata il prima possibile per poterla curare e debellare in tempo altrimenti si rischia che l’animale perda la vita.
o    La terapia è complessa e prevede l'utilizzo di farmaci che devono essere dosati attentamente dal veterinario in base allo stadio della malattia e allo stato di salute generale e la taglia dell'animale. Inoltre, se le filarie sono rimaste a lungo nel cuore dell'animale, questo probabilmente resterà cardiopatico anche dopo la terapia, poiché il danno causato al cuore non sempre è reversibile.
·       La filariosi cutanea non è grave come la precedente poiché i parassiti vanno a insidiarsi nel sottocute.
o    Non esiste una terapia registrata in Italia ma usualmente il medico interviene con antibiotici e cortisonici per placare i sintomi, associati alla rimozione chirurgica del nodulo.
 
TRATTAMENTO PREVENTIVO
Abbiamo parlato di cos’è la Filaria e dei danni che può provocare ad un cane/gatto, tutto ciò non per fare “terrorismo psicologico”, ma per convincere tutti a prendere le giuste precauzioni seguendo la terapia preventiva al fine di salvaguardare la salute dei propri pelosetti. Non possiamo evitare che il cane o il gatto vengano punti, ma fortunatamente, è possibile impedire lo sviluppo delle larve in parassiti adulti tramite un’adeguata profilassi. La terapia, nello specifico “microfilaricida”, non è un vaccino ma va a uccidere le larve della Filaria, nel caso in cui l’animale abbia contratto il parassita. Esistono diverse possibilità per proteggere il proprio pet:
1.    iniezione, in questo caso sarà sufficiente una singola puntura del veterinario per avere una copertura efficace che dura tutto il periodo a rischio. Va ripetuta annualmente, preferibilmente ad aprile, all’inizio della stagione primaverile. Il veterinario  calcolerà la dose in base al peso da somministrare;
2.      pastiglie, (INTERCEPTOR® - MILBEMAX®) ogni 30 giorni, per via orale, nel periodo aprile – ottobre;
3.  tavolette masticabili, (CARDOTEK-30® - CARDOTEK-30®PLUS) ogni 30 giorni, per via orale, nel periodo aprile – ottobre;
4.  spot on, (STRONGHOLD - ADVOCATE®) soluzione liquida in pipette da applicare sulla cute alla base del collo ogni 30 giorni, nel periodo aprile – ottobre.
  

CONSIDERAZIONI

Un numero elevato di cani e gatti ancora oggi non viene sottoposto ad alcuna prevenzione verso le filariosi. E’ stato registrato negli ultimi anni l’allargamento delle zone a rischio, conseguenza dei cambiamenti climatici e dell’aumento della popolazione delle zanzare. La filariosi Cardiopolmonare, tradizionalmente presente in tutta la Pianura Padana, nelle fasce pedemontane, in Toscana ed in Sardegna, si è recentemente estesa sia in direzione Nord, interessando il Canton Ticino, sia a sud interessando Umbria, Abruzzo, Puglia  e il Lazio. La filariosi Sottocutanea è presente nelle stesse aree di quella Cardiopolmonare ed inoltre nel centro-sud e nelle isole. Di conseguenza il rischio di contrarre le filariosi è molto alto quindi cari amici la cosa migliore resta sempre la prevenzione.